La storia e le testimonianza di: Brigida ZUCCOLOTTO


Soprannome:: mamma PIOL
Nato il:: 11/04/1900 a Vas Belluno
Estratto:
Partigiano
Si racconta:

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE
DENOMINAZIONE DI PIAZZALE A "BRIGIDA ZUCCOLOTTO (MAMMA PIOL) SIMBOLO DELLA RESISTENZA ANTIFASCISTA RIVOLESE"
Non poche mamme, spose, figlie, sorelle, fidanzate, casalinghe, operaie, contadine, insegnanti, un giorno divennero le donne della Resistenza.
A fianco dei loro uomini, nella clandestinità e nella lotta partigiana, sempre pronte al sacrificio e soprattutto necessarie.
Molte portavano nel cuore un lutto e ogni giorno la paura e l'angoscia che un nuovo lutto potesse avverarsi.
Le donne e le mamme della Resistenza in Italia sono state tante, anche Rivoli ha avuto le sue mamme, in particolare mamma Brigida Piol, simbolo delle Donne e delle Mamme della Resistenza rivolese.
Una donna, una madre, una moglie che, durante la seconda guerra mondiale e la Resistenza aveva perso il marito, i suoi quattro figli e aveva avuto la casa bruciata dai nazifascisti.
Il primo dolore per mamma Brigida risale al 26 luglio del 1943, quando il giovanissimo figlio Severino, con altri ragazzi, andò a manifestare davanti alla casa del fascio e fu ucciso con una rivoltellata dal custode dell'edificio, insieme a Giuseppe Neirotti.
In seguito, il 6 aprile del '44, a cadere per la libertà fu Arduino, abbattuto dai tedeschi  alla Sacra di San Michele (Frazione Mortera).
L'evento fu seguito a breve dalla morte del marito, Eliodoro Piol, ucciso mentre tentava di fuggire ai fascisti. L'uomo venne prelevato per rappresaglia, dopo essere stato torturato, fu orribilmente straziato il 29 giugno del 1944 e gettato in una roggia tra Rivalta e Rivoli.
Nell'agosto del 1944, dopo la morte del marito, le Brigate nere di Rivoli le incendiarono la casa, quindi fu costretta a scappare nelle montagne e raggiungere Agostino e gli altri figli.
Il 10 ottobre del '44 muore  Agostino (Augusto). Chiamato alle armi, datosi alla macchia, si era unito ai gruppi partigiani, divenuto commissario di un battaglione della Brigata Ferruccio Gallo, diresse numerosissime azioni contro il nemico. Il 5 ottobre 1944 cadde in un'imboscata dei tedeschi a Rivalta, morì pochi giorni dopo  all'ospedale di Giaveno, dove i suoi compagni erano riusciti a trasportarlo. Augusto Piol viene insignito della MEDAGLIA D'ORO AL VALOR MILITARE
La madre, Brigida Piol si ritrovò senza casa, marito e con un solo figlio Vario, appena sedicenne, che nella primavera del 1945, durante un'operazione di rastrellamento bellico presso il Castello di Rivoli, fu colpito a morte da una mina.
La vittoria e la Liberazione, per Brigida, furono segnate dal dolore. In due anni perse tutta la sua famiglia; visse poi a Rivoli, dove morì il 9 gennaio 1990 a 90 anni. Centinaia di cittadini seguirono commossi i suoi funerali.
Il 25 aprile 1945 Brigida Zuccolotto Piol ricevette dal Corpo Volontari della Libertà il Brevetto di Partigiano e successivamente l'attestato del Comando Generale delle Brigate Garibaldi in memoria del marito Eliodoro e dei figli Agostino, Arduino, Severino e Vario.
La Città di Rivoli dedicò la sua strada più importante ai fratelli Piol e la ex casa del fascio a Severino Piol e Giuseppe Neirotti, costituendosi a tale scopo un'apposita Associazione che continua a mantenere vivo il ricordo di Severino e Giuseppe il 26 luglio di ogni anno.


Fonte:
fonte non reperibile
Testimonianza:
testimonianza non reperibile

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Rivoli partigiana


La ribellione contro il nemico interno ed esterno, il coraggio di affrontare prove durissime guidati dalla voglia di libertà…. La Rivoli Partigiana è stata questo e molto altro; le nostre vie, le nostre case, le nostre piazze sono state testimoni del sacrificio di ragazzi giovanissimi che inseguivano un futuro libero dalla dittatura Nazifascista. Anche a Rivoli la Resistenza fu fame, freddo, sangue, paura per sé stessi e per le proprie famiglie, ma fu anche gioia, solidarietà e soprattutto consapevolezza di trovarsi dalla parte giusta. Molti furono i tragici avvenimenti nel nostro territorio riportati nei testi e tramandati di generazione in generazione, e sarebbe un autentico delitto scordare ciò che successe nella nostra Città.

Un progetto aperto


Ci piacerebbe collaborare con quanti hanno a cuore la Resistenza e tutti i suoi valori e far crescere questo luogo di memoria.