Membro del CLN clandestino di Rivoli che era formato da: Giove (Giorgio Vecco), Pierin (Pietro Auriletto), Carlo (Carlo Bertana), Mario (Mario Chiantore), Matteo (Matteo Maritano). Dopo la Liberazione viene nominato Vicesindaco.
"Uno dei miei compiti era quello di portare le comunicazioni in codice a Torino e mettevo per maggior tranquillità il testo con le altre partiture avendo cura di mettere ben in vista lo spartito di "Giovinezza".
Una volta,durante un bombardamento, mi trovavo sul trenino diretto a Torino per consegnare un comunicato. Fummo fatti scendere e dovemmo ripararci in un rifugio antiaereo. Durante l'attesa di circa un'ora e mezza passò la milizia fascista che operò l'usuale controllo dei documenti personali.
Quando aprirono la borsa con tutti gli spartiti musicali e trovarono quello di "Giovinezza" in bella mostra, non ebbero nessun dubbio ed anzi si complimentarono con me.
La nostra formazione prese il nome di "Ugo Rossi". Questo era il mio nome di battaglia
La ribellione contro il nemico interno ed esterno, il coraggio di affrontare prove durissime guidati dalla voglia di libertà…. La Rivoli Partigiana è stata questo e molto altro; le nostre vie, le nostre case, le nostre piazze sono state testimoni del sacrificio di ragazzi giovanissimi che inseguivano un futuro libero dalla dittatura Nazifascista. Anche a Rivoli la Resistenza fu fame, freddo, sangue, paura per sé stessi e per le proprie famiglie, ma fu anche gioia, solidarietà e soprattutto consapevolezza di trovarsi dalla parte giusta. Molti furono i tragici avvenimenti nel nostro territorio riportati nei testi e tramandati di generazione in generazione, e sarebbe un autentico delitto scordare ciò che successe nella nostra Città.