Durante i rastrellamenti i partigiani cercavano scampo rifugiandosi presso le cascine.
Venivano alla Cascina Rossano dove sapevano esserci un nascondiglio e dove potevano trovare qualcosa da mangiare per rifocillarsi.
Così spessissimo veniva Carlo Barrera, uno dei più anziani tra i partigiani. Per la sua età infatti poteva spostarsi senza subire tanti interrogatori e pertanto faceva da informatore tra i gruppi di montagna ed il C.L.N. locale.
Durante uno di questi sposatamenti fu però catturato a Giaveno e ucciso dai fascisti.
La ribellione contro il nemico interno ed esterno, il coraggio di affrontare prove durissime guidati dalla voglia di libertà…. La Rivoli Partigiana è stata questo e molto altro; le nostre vie, le nostre case, le nostre piazze sono state testimoni del sacrificio di ragazzi giovanissimi che inseguivano un futuro libero dalla dittatura Nazifascista. Anche a Rivoli la Resistenza fu fame, freddo, sangue, paura per sé stessi e per le proprie famiglie, ma fu anche gioia, solidarietà e soprattutto consapevolezza di trovarsi dalla parte giusta. Molti furono i tragici avvenimenti nel nostro territorio riportati nei testi e tramandati di generazione in generazione, e sarebbe un autentico delitto scordare ciò che successe nella nostra Città.